Twilight Science

Alimentare un cellulare

Semplice dispositivo free energy

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  1. bclaudio
     
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    Osservate il video.Se non e' una bufala la costruzione e' davvero banale

    www.youtube.com/watch?v=Vko8pfnX_w0&feature=player_embedded

    Il circuito genera circa 2v ma non si capisce quanta potenza eroghi
    Tuttavia data la semplicita' costruttiva se ne possono costruire piu' stadi che poi possono essere assemblati insieme.
     
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  2. Vitriol
     
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    è sicuramente funzionante, il circuito capta la radiofrequenza locale (evidentemente lo sperimentatore ha vicino robuste fonti di radiofrequenza (ponti tv e radio, telefono ecc.) senza circuito accordato LC all'ingresso riceve tutta la radiofrequenza circolante in giro in quel dato luogo (qualsiasi frequenza) e viene raddrizzata dai diodi in corrente continua sufficiente alla ricarica del cellulare. Potete anche replicarlo vista la semplicità ma probabilmente se non avete vicino robuste fonti a radiofrequenza non avrete gli stessi risultati.
     
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  3. bclaudio
     
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    Ottimo Vitriol vedo che hai studiato ahah.Scusami se alle volte do per scontate certe conoscenze.Ma in questo forum prediligo la qualita' dei partecipanti piu' che la quantita'.Anche se una mano non la si nega a nessuno.
     
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  4. Vitriol
     
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    Io penso che chiarimenti e approfondimenti siano sopratutto utili anche a chi ci legge senza essere esperto dei vari argomenti che tra l'altro non sono pochi viste le visite che vengono effettuate sui vari topic. La validità intellettuale degli iscritti non è in discussione vista la qualità degli interventi su questo forum alle volte anche molto specialistiche e approfondite, io penso a coloro che si avvicinano a queste discipline piuttosto particolari che abbiano la possibilità di comprenderle dall'ABC in modo di invogliarli a intraprendere questi studi e a sperimentare grazie anche alle esperienze trasmesse da tutti noi. book
     
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  5. bclaudio
     
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    Concordo ma credimi gestire un forum come questo non e' semplice.Ad es dover rispondere in privato a domande veramente puerili e scoprire che molti che hanno voglia di sperimentare vanno a casaccio senza conoscere le piu' elementari leggi della fisica e della chimica.Per non dirti quante fesserie leggo su internet e che non voglio siano scritte anche qui.Non voglio peccare di pignoleria o precisione ma intenet e' pieno di forum che trattano scienza di confine.Qui voglio che alle chiacchera seguano i fatti ,per quanto sia possibile,e che tutti possano replicare questi esperimenti ,piu' o meno costosi e/o faticosi.Negli altri forum appunto ci si ferma solo alle chiacchere.Io accolgo tutti ,esperti e non, ma con la giusta serieta' e motivazione.Diversamente perderemo tutti noi di credibilita'e scivoleremo presto nella cilatroneria.E credimi qualche accademico che segue questo forum non aspetta altro.
     
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  6. Vitriol
     
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    EEEEHHHH lo so immagino che non sia facile cmq io credo che per ora la qualità degli argomenti e come sono stati trattati fin'ora sia di un certo livello anche perchè vedo umiltà in chi non sa (nessuno puo' essere esperto di tutte le discipline) e volontà di trasmettere in chi conosce, parole proprio a casaccio non ne ho lette tante, quindi non puoi che ritenerti soddisfatto dell'andamento per ora. Certo ci sono cose da evolvere ancora come dici tu è necessaria più volontà di sperimentare ma questo si incoraggia anche aiutando con consigli corretti chi inizia magari con un pò di ingeniutà certe ricerche. Vedrai che piano piano le cose prenderanno la loro strada, fai bene a sorvegliare e selezionare per evitare che il forum diventi un inutile chiacchiericcio di tutto un pò senza molto senso, ad majora....
     
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    non sono convinto che "riceva tutto"
    riceve maggiormente le frequenze alle quali il filo risuona... quindi bisognerebbe accordare l'antenna a seconda della lunghezza d'onda della fonte vicina...

    o no?


    CITAZIONE (Vitriol @ 29/9/2011, 10:23) 
    è sicuramente funzionante, il circuito capta la radiofrequenza locale (evidentemente lo sperimentatore ha vicino robuste fonti di radiofrequenza (ponti tv e radio, telefono ecc.) senza circuito accordato LC all'ingresso riceve tutta la radiofrequenza circolante in giro in quel dato luogo (qualsiasi frequenza) e viene raddrizzata dai diodi in corrente continua sufficiente alla ricarica del cellulare. Potete anche replicarlo vista la semplicità ma probabilmente se non avete vicino robuste fonti a radiofrequenza non avrete gli stessi risultati.

     
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  8. bclaudio
     
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    Certo e se usi un'antenna logaritmica capti diverse frequenze
     
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  9. Vitriol
     
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    Confermo, tramite un analizzatore di spettro si vedono le frequenze interessate e quindi calcolare una antenna ad hoc anche se per antenne filari in ricezione la cosa non e'cosi' critica in genere, in quanto con uno spezzone di filo anche non preciso per la lunghezza d'onda in ricezione hai una attenuazione di pochi decibel su frequenze limitrofe certo se uno ha una lunghezza d'onda di 100m e ci metti 3 cm di filo allora è piu' critica in ogni caso con 2-3 spezzoni di filo con multipli di lunghezza si copre abbastanza senza particolari perdite.

    Edited by Vitriol - 3/10/2011, 16:44
     
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    piano piano...
    mi sa che state semplificando troppo...
    mi spiego (o tento di farlo, visto che vado a memoria)

    non mi tornano i conti riguardo la polarizzazione dell'onda, in quanto sbagliandola si riduce la ricezione della meta' (cioe' 3db nel caso di dipolo aperto messo uno verticale e l'altro orizzontale)
    https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/...lettromagnetica

    la lunghezza dell'onda influisce il suo "campo d'azione" cioe' quanto "lontano" riesce a trasmettere
    https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Antenna

    inoltre nella costruzione delle antenne bisognerebbe tenere conto di "larghezza di banda" e centratura rispetto alle frequente tx/rx in questo caso "caricare" (inserire una parte a spirale dove accordarla) potrebbe essere un'idea, oppure avere un buon accordatore che lo faccia in maniera manuale/automatica...

    cmq una cosa significativa alla quale bisognerebbe meditare (io almeno dovrei farlo) e' questa:
    L'impedenza caratteristica di un'antenna si può agevolmente adattare al cavo mediante l'uso di appositi trasformatori di impedenza (vedi anche balun e accordatori) che possono essere costituiti da tratti di linea risonanti con la frequenza caratteristica dell'antenna o spostando l'attacco della linea di discesa dal centro dell'antenna stessa. In fondo, anche un'antenna risonante non è altro che un trasformatore d'impedenza che adatta l'impedenza di uscita di un trasmettitore o di un ricevitore (molto spesso 50 ohm) con quella dello spazio (tipica 377 ohm)

    NdZT: impedenza tipica dello spazio ?????????????????????????? se mi dicevano che il flusso elettromagnetico terrestre interferisce di quel valore nelle comunicazioni potevo capirlo... ma nello spazio dubito che sia cosi' elevato... oibo'... oppure semplicemente non ho capito nulla (molto piu' probabile)

    in questo topic qualche dettaglio maggiore, e per fortuna sono sinceri, dicono che qualcuno dice un valore e qualcuno un'altro...
    www.rogerk.net/forum/index.php?topic=32083.0
     
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  11. Vitriol
     
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    Allora tutto quello che hai scritto è sacrosanto e sono le basi del funzionamento delle antenne ma hanno una certa importanza solo come accordatura in trasmissione in quanto una antenna disaccordata genera un ritorno di radiofrequenza al trasmettitore (onda stazionaria) con conseguente surriscaldamento dell'amplificatore finale fino a sua distruzione. In ricezione la cosa non ha un'importanza fondamentale inoltre se fai una antenna accordata sia con bobina di carico o con accordatori LC che adattano l'impedenza e la lunghezza, di fatto diventa troppo selettiva perchè sono dei filtri passa basso o passa banda e ha un'ampiezza di banda talmente limitata che riceverebbe solo una frazione della radiofrequenza circolante. Quel circuito funziona solo perchè è a larga banda sennò dovresti avere una potente sorgente di RF solo a quella frequenza in cui risuona l'antenna il che diventa improbabile a meno che non ti metti vicino a qualche trasmettitore a frequenza nota tipo radio FM 88-108 Mhz. Antenne a larga banda esistono come le log-periodiche ma vale la pena di realizzarle solo sulla banda VHF-UHF. In ricezione ti posso assicurare che una differenza di -3db all'orecchio è quasi impercettibile sembra strano ma è cosi' e anche strumentalmente nell' indicatore di segnale di arrivo in ricezione di un apparato, cioè lo S-meter, con -3 db neanche quasi si sposta. Si percepisce solo al limite del livello di segnale/rumore, la differenza su segnali forti no.
     
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  12. bclaudio
     
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    Domanda banale ma perche' non tentate di replicare l'esperimento?.In questo modo i dubbi vengono dissipati.Poi chi ci riesce lo spiega bene in tutorial.
     
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  13. Vitriol
     
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    Bclaudio si puo' fare, ma la teoria descritta è applicata da anni in tutti i circuiti elettronici di trasmissione e ricezione, ne ho fatti a decine a valvole a transistor a mosfet a exfet a igbt e chi più ne ha più ne metta, sulle frequenze più disparate e con le antenne più diverse, non c'è mica da scoprire niente qui, basta aver aggeggiato un po' di anni con i ricetrasmettitori e le antenne e se consideri che il primo l'ho costruito a 13 anni a valvole con antenna ground plane, pensa dopo 40 anni quanti ne ho fatti per le cose più disparate, se volete provateci , fate pure, io le mie esperienze su queste cose le ho fatte e preferisco dedicarmi ad altro, il circuito è un semplice rivelatore/raddrizzatore a larga banda, fine, se ziotibia vuole provare ben lieto semmai lo aiuto pure ^_^ .
     
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  14. bclaudio
     
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    Questo e' cio' che voglio in questo forum .Le chiacchere vanno bene ma se non sono seguite dalla pratica sperimentale e dalla condivisione delle proprie esperienze non serve anulla.Anch'io potrei chiaccherare per giorni ma a me piace poi tradurre tutto in un tutorial e condividerlo qui sul forum.Per questo ho aperto un gruppo specifico (Ormus) e presto ne apriro' altri ma riservati solo a chi condivide e collabora oltre che teoricamente, soprattutto praticamente alla ricerca comune.Chi non ha questo spirito inesorabilmente ne restera' fuori.
     
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  15. Vitriol
     
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    Condivido pienamente tanto è vero che l'ho scritto anche io in questo topic, per quello che mi riguarda sono in procinto di fare delle prove sperimentali su altre cose come ho già scritto in altri topic, in questo in particolare, ribadisco, lascio la sperimentazione di questo circuito ad altri perchè ho già le mie conferme in merito e non posso togliere del tempo prezioso al poco che mi rimane a qualche altro studio che ho intenzione di portare avanti, ciò non toglie che possa dare aiuto e suggerimenti a chi si cimenterà nel provarlo.

    Edited by Vitriol - 7/10/2011, 09:27
     
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23 replies since 29/9/2011, 09:13   372 views
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